L’unione fa la forza
Sfida, preparazione, determinazione e volontà di crescita.
Queste sono le parole chiave per la nascita di un team d’hotel vincente; un gruppo dove ognuno svolge la sua routine giornaliera in maniera ineccepibile, dove non esiste il controllo perché tutti sono concentrati sull’obiettivo più importante: l’ospite.
Può sembrare un’utopia, e invece non è così.
Sapersi circondare di persone che credono davvero nell’ospitalità, significa accogliere e non servire l’ospite, significa superare un percepito che, troppo spesso, si basa solo su elementi oggettivi ma che per fortuna, soprattutto nel mondo dell’hospitality, non è mai riuscito a soppiantare il tema della relazione umana.
Ovviamente, per fare questo, l’hotel dovrà applicare una strategia di sviluppo delle risorse umane, inserendo nella squadra le persone con le caratteristiche più interessanti e non quelle con le competenze tecniche più forti.
Competenze e abilità tecniche si possono affinare nel tempo, ma, atteggiamento propositivo e motivazione dipendono unicamente dalle attitudini individuali.
Ora per non sbagliare, ripercorriamo alcuni passaggi fondamentali:
1. Selezionare
Partire da una buona selezione è solo un primo passo, le persone vanno selezionate con accuratezza attraverso una valutazione oggettiva e soggettiva.
Le tanto conclamate soft skills, ovvero le competenze trasversali, stanno assumendo un ruolo sempre più importante, soprattutto nelle aziende che erogano servizi.
Gentilezza, intelligenza emotiva, educazione, pazienza, intraprendenza, assertività e flessibilità sono caratteristiche fondamentali e ricercatissime nel mondo alberghiero.
2. Alimentare la motivazione
Fare un’ottima selezione potrebbe non bastare, dobbiamo essere in grado di lavorare bene con i “giocatori” che abbiamo a disposizione.
Questo significa riuscire a cogliere il meglio da ognuno, valorizzando il singolo in base alle sue potenzialità, allontanandoci da pensieri giudicanti e rimanendo focalizzati sul “qui ed ora” per ottenere il miglior risultato in un preciso momento.
3. Formarsi e credere nella formazione
L’aggiornamento costante è l’unica arma a nostra disposizione per crescere, indipendentemente dal ruolo aziendale ricoperto.
Imparare, rimanere attenti alle nuove tendenze e alimentare le proprie competenze individuali, favorirà la crescita del gruppo.
4. Coinvolgere
Ricordiamoci inoltre di coinvolgere i collaboratori con la nostra filosofia: ognuno dovrà sentirsi parte di un progetto di ospitalità, di crescita personale e di formazione.
Ogni nuovo assunto dovrà essere accolto da un piano di sviluppo individuale; solo così fidelizzeremo i nostri collaboratori (e di conseguenza gli ospiti), riducendo il fastidioso problema del turnover.
5. Chiarire i valori e rimanere coerenti attraverso l’esempio
Definire e divulgare i propri valori è d’importanza fondamentale. Non confondiamo però i valori interni da quelli esterni che non per forza devono coincidere.
I valori interni possono infatti, qualora dichiarati, attivare un modello virtuoso e capace di migliorare la cooperazione tra le persone: giustizia sociale, dignità dell’uomo, solidarietà sono solo alcuni esempi.
Attenzione però alla coerenza e all’esempio: titolari e manager dovranno muoversi con coerenza, in caso contrario, l’effetto boomerang potrebbe risultare deleterio.
Infine, l’ultimo consiglio è quello di mettersi in discussione. Provare a capire cosa va bene e cosa non va bene nel proprio lavoro, farsi aiutare da occhi esterni e partire sempre dal presupposto che esiste sempre un buon motivo per fare di più.